Una marea gioiosa e
propositiva ha invaso la cittá universitaria de LaSapienza: due giorni
intensi di assemblee, workshop e musica in cui le diverse figure della
formazione hanno continuato a dare corpo a quell’incredibile momento
costituente che è l’autoriforma dell’Universitá.
L’autoriforma come
processo che già vive nelle pratiche del movimento, come passaggio di
consolidamento delle forme di autorganizzazione e rilancio degli
elementi del conflitto.
Migliaia di studenti, dottorandi e ricercatori
hanno discusso nei workshop tematici riguardanti la didattica, il
welfare e il rapporto tra formazione e lavoro. Centinaia di interventi da tutti gli atenei italiani in mobilitazione
che hanno avuto la capacitá di tradurre l’autoriforma in concreti
elementi di programma e di agenda politica: proposte per continuare a
costruire un’universitá autonoma, nuove pratiche di conflitto
attraverso cui costituire delle vertenze diffuse, la partecipazione
allo sciopero del 12 dicembre ed il lancio delle mobilitazioni diffuse
per il 28 novembre.
L’assemblea plenaria di domenica è stata partecipata da migliaia di
persone, centinaia di interventi che hanno continuato a connettere le
lotte tra universitá, scuole e studenti medi, tra l’onda anomala e la
european anomalous wave che in questi giorni ha diffuso la potenza
dell’onda in tutta Europa (Barcellona, Copenhagen, Parigi, Lione,
Londra, Madrid, Bruxelles, Lisbona, Amsterdam, Berlino, Valencia,
Aarhus, Tubinga, Istanbul).
Non solo non pagheremo la vostra crisi, ma abbiamo anche la forza di
costruire uno spazio forte e aperto, di dare vita ad un processo
costituente per riprenderci il nostro futuro…e questo è solo l’inizio!
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