ASSEMBLEA student*-docenti. MARTEDì 12/O5, ORE15, AULA2

ASSEMBLEA
student*-docenti
INVENTIAMO LA DIDATTICA CHE VERRA’

Contro l’attuale didattica fatta di lezioni sterili, di saperi chiusi e uniformati che lasciano pochissimo spazio alla rielaborazione personale ed al protagonismo studentesco.

Per ripartire da una didattica partecipativa abbiamo elaborato coi docenti interessati una lista di sei proposte che vanno dalla bibliografia aperta al metodo seminariale fino al ripensamento delle modalità di lezione e d’esame.

Tutt* sono invitat*
MARTEDì 12 MAGGIO
Ore15
Aula2
Facoltà di Scienze Politiche
Strada Maggiore, 45

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CineforumAnticlericale-Ven27marzo “L’Angelo Sterminatore”


Scarica il programma completo del Cineforum!

TUtte le proiezioni iniziano alle ore 17, e saranno

precedute da un momento di sincero umorismo

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CineforumAnticlericale-Ven20marzo “Jesus Camp”


Scarica il programma completo del Cineforum!
TUtte le proiezioni iniziano alle ore 17, e saranno

precedute da un momento di sincero umorismo

anticlericale :)

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CineforumAnticlericale-Ven13 marzo “Life of Brian”


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TUtte le proiezioni iniziano alle ore 17, e saranno

precedute da un momento di sincero umorismo
anticlericale 🙂
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11 Marzo – Seminario su lavoro e precariato: uno sguardo globale su di un pianeta in rovina

 

Nel pieno di una crisi, che metterà
una seria ipoteca sul nostro amato benessere, bellamente conquistato
in secoli di prodi imprese di conquista, predazione e sfruttamento,
presentiamo una prima panoramica sulle ipotesi interpretative del
capitalismo contemporaneo
.Quante delle dinamiche che viviamo,
subiamo, riproduciamo ogni giorno si legano senza scampo alla logica
più subdola del precariato?
Quanti dei meccanismi semantici del
precariato non si arrestano più nei confini già labili del mondo
del lavoro?

Cosa significa davvero vivere oggi la
propria soggettività precari nei nostri “mondi” relazionali,
professionali e universitari, chiusi in dimensioni apparentemente
incomunicabili, ma in realtà inevitabilmente condizionate?

Seminario introduttivo con Vando Borghi
 Mercoledì 11 marzo, h. 15 aulaC – S.Cristina

In attesa di una gioiosa irruzione dei
saperi subalterni, marginali, femministi e non-occidentali per
costruire uno sguardo altro sul rapporto capitale lavoro nella nostra
piccola e provinciale Europa.

 

 

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4 Marzo – Lotte e Repressione nel Pase Basco

Mercoledì 4 Marzo ore 15
aulaC Autogestita- Facoltà di Scienze Politiche
Strada Maggiore 45


PAESE BASCO:LOTTE, REPRESSIONE E SOLIDARIETÀ

L’attacco a un movimento indipendentista capace di immaginare un’alternativa globale e la difesa del diritto di espressione, organizzazione, manifestazione, in Euskal Herria e in Europa.

Incontro-dibattito con la Rete EHL – Euskal Herriaren Lagunak/ Amic* del Paese Basco di Bologna.

Assemblea Permanente Scienze Politiche/scipolmove
http://scipolmove.noblogs.org
scipolbo@autistici.org

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Per un sapere di libertà

Frutto di 3 mesi di dibattiti, seminari, discussioni ed elaborazioni, è finalmente pronto il documento su didattica e autoriforma di ScipolMOVE.

 

Qui puoi scaricare l’intero documento in formato .pdf 

Di seguito alcuni assaggi:

…“la tempesta
ha benedetto i miei marittimi risvegli”….

Forma e sostanza

Punto
di partenza di questa
riflessione è una
concezione del sapere come luogo conflittuale. Con ciò si vuole
innanzi tutto contestare una visione generale del sapere come un
qualcosa di neutrale, capace di trasmettere delle verità più o meno
relative sulla realtà che è chiamato ad analizzare. Esso, infatti,
non può per sua natura essere neutrale, nella misura in cui qualcuno
decide
cosa
raccontare,
come
narrarlo e
in quale misura.
Ne deriva che, a causa di questo suo carattere intrinseco di
selettività, il sapere produce e riproduce differenziali di potere
(gli stessi che intervengono al suo interno) attraverso cui può
subordinare o liberare.

[…]

…”più leggero di
un sughero ho danzato tra i flutti”…

Piccola storia
universitaria

A partire dagli anni
‘60 l’università si fa di massa, i
meccanismi di esclusione della vecchia università d’ élite
saltano sotto le spinte dei movimenti sociali, le porte degli atenei
si aprono a nuovi soggetti e progetti sociali – l’ istruzione
superiore si prospetta come strumento di emancipazione della classe
degli sfruttati. Tra il 1961 e il 1967 la popolazione studentesca
cresce del 117%. E’ su questa dinamica di massificazione che le
classi dirigenti europee introducono nuovi meccanismi, più
sofisticati, di selezione differenziale degli accessi, di
aziendalizzazione degli atenei e di disciplinamento del corpo
studentesco. Vediamo brevemente solo gli ultimi passaggi.

[…]

… “ io, perduto
battello sotto i capelli delle anse” …

Ipotesi di autoriforma

Quello che ci
proponiamo di indagare e sperimentare e’ una pedagogia diversa
,
che, rompendo i moduli di trasmissione unidirezionale della
didattica e la divisione specializzata dei ruoli all’interno della
classe, generi un processo di
restituzione
di soggettività e autonomia sia agli studenti che all’oggetto di
studio
. Ciò che ci proponiamo e’
un irruzione all’interno delle tristi stanze delle nostre facoltà,
da parte dei saperi e delle epistemologie che vengono relegate su
posizioni marginali o addirittura ignorate, tenendo ben fermo il nodo
indissolubile che esiste fra contenuto del sapere e forme della sua
produzione e trasmissione.

Vogliamo farla
finita con una visione quantitativa, meccanicistica e progressiva
del sapere
. L’apprendimento
non avviene per accumulo, ma per salti: non si apprendere
progressivamente sempre di più, ma per
crisi
e per
conflitti,
non per somma, ma per sistemazioni successive. Vogliamo una
didattica
articolata
non su nozioni ma su
opportunità di
conoscenza
. Bisogna legare la
conoscenza con l’interesse. Lo studente per avere interesse deve
essere coinvolto, ci deve essere auto riflessione, contro una visione
utilitaristica e consumistica del sapere. La difficoltà nel formarsi
una idea critica nasce anche da qui, cosi come l’accettazione
dell’imparzialità e dell’oggettività. L’imparzialità
nasconde un aspetto oppressivo, perche la mancanza di giudizio porta
all’autoritarismo.
Senza passione non
c’e’ conoscenza
.

[…]

… “ ho
veduto siderali arcipelaghi ed isole”…

Cominciare a
salpare

Questa
non e’ una lista di buone intenzioni che rimarranno sulla carta di
un documento.

Vogliamo aprire in
forma orizzontale e assembleare una discussione fra
le
studentesse e gli studenti sulle nostre proposte in merito alla
didattica. Vogliamo aprire lo spazio perché siano le studentesse e
gli studenti a farsi protagonisti dei cambiamenti che verranno.

Vogliamo aprire un
percorso di indagine con i singoli docenti e ricercatori che si sono
dimostrati sensibili alle ragioni della mobilitazione e che sono
impegnati in percorsi di ricerca e insegnamento che riteniamo validi
alla costruzione e alla ricerca di una università diversa. Per
tentare di aprire quei corsi alle sperimentazioni che sentiamo come
necessarie, in materia di bibliografia, percorsi autonomi e
autogestiti di studio, modalità di interazione in classe e
definizione del programma del corso.

[…]

… “Se
desidero un’acqua d’Europa, è la pozzanghera
nera e fredda dove
verso il crepuscolo odoroso
un fanciullo inginocchiato e pieno di
tristezza, lascia
un fragile battello come una farfalla di
maggio. 

Non
ne posso più, bagnato dai vostri languori, o
onde,
di
filare nella scia dei portatori di cotone,
né di fendere
l’orgoglio di bandiere e fuochi,
e

di
nuotare sotto gli orrendi occhi dei pontoni”

Assemblea
Permanente
No Gelmini-Tremonti Scienze Politiche

 

Qui puoi scaricare l’intero documento in formato .pdf 

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11 febbraio – noVat!

Mercoledì 11 febbraio

noVat!
autodeterminazione – laicità – antifascismo – liberazione – cittadinanza
h17
: Presentazione della piattaforma della manifestazione nazionale. Intervengono: Queerevolution, Facciamo Breccia, MIT (Movimento Identità Transessuale).

h18: Proiezioni, chiacchiere socialità.

 

aulaC – Fac.à di Scienze Politiche, Strada Maggiore 45
(saranno in vendita i biglietti per Roma)

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Inaugurazione dell’Anno Accademico – La festa ve la facciamo noI!

BLOCCHIAMO L’INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO:
ASSEDIAMO SANTA LUCIA!!!

Dopo mesi di mobilitazione e cortei
Dopo l’assemblea di Ateneo a Santa Lucia
Dopo aver rifiutato le nostre richieste, il Rettore dichiara:

"L’Università
deve presentarsi per quello che è, proprio perché la situazione è
davvero drammatica eviterei elementi scenografici"
Pier Ugo Calzolari, La Repubblica, 13 Gennaio

 Proprio per questo l’università tornerà a rinchiudersi nelle sue
vecchie aule, lontano dalla cittadinanza e con una scenografia ridotta
al minimo: toghe ed ermellino per tutti!

concentramento

sabato 24 Gennaio ore 10


Piazza S. Stefano


Autoinvitati al Gran Ballo!




Scarica il coupon di autoinvito!

 Comunicato dell’Ass. Permanente noGelmi di Scienze Politiche (clicca qui per scaricare)

In
occasione dell’Inaugurazione dell’anno accademico 2008/2009


I
nostri saluti al magnifico Rettore Pier Ugo Calzolari,

che
balla sulle macerie dell’università pubblica.
I
nostri saluti ai suoi cortigiani,
riuniti
in pompa magna.

Non
abbiamo fatto in tempo a stampare abbastanza coupons
d’invito all’evento dell’anno, ci ritroviamo ancora una volta
intenzionalmente ai piedi del pulpito, ma non ascolteremo la predica.

Per
fortuna, mentre noiosi balletti aristocratici si tengono nell’Aula
Magna di Santa Lucia, qualcosa è successo.

In
quattro mesi di mobilitazione le studentesse e gli studenti di questa
e di altre università italiane ed europee hanno finalmente preso
coscienza di quello che sta accadendo da quindici anni a questa
parte: ci siamo finalmente resi conto che il processo di
aziendalizzazione e privatizzazione dell’Università pubblica sta
arrivando al capolinea, e non staremo a guardare. La distruzione è
stata precisa e lenta, portata avanti con la stessa accuratezza con
cui per il 24 gennaio si è organizzata la festa.
Nel frattempo,
al di fuori delle lustre
aulae magnae,
l’ennesima crisi del sistema finanziario internazionale colpisce
duramente le lavoratrici e i lavoratori in tutti i paesi del mondo,
le politiche repressive di questo governo fomentano il delirio
securitario: il Pacchetto Sicurezza è un atto terroristico verso la
libertà non solo delle e dei migranti, ma anche di chi esprime
legittimamente il proprio dissenso politico eludendo le soglie della
rappresentanza per una presa di parola diretta.
Mentre il Rettore
e i suoi festeggiano,

una nuova solidarietà sociale si salda attraverso le nostre lotte,
Francia, Spagna, Paesi Baschi, Stati Uniti, Germania e Grecia:
dovunque studenti e studentesse, lavoratrici e lavoratori gridano il
loro dissenso, aprendo spazi di conflitto che minano alle basi il
sistema della crisi.

133, poi 180, il denominatore comune è
privarci dell’accessibilità allo studio e della libertà dei saperi,
negare l’autonomia e la libertà della ricerca: non più studentesse
e studenti, ricercatrici e ricercatori o insegnanti, ma semplici
unità produttive di un sistema che non guarda alla nostra formazione
ma che agisce nell’ottica della mercificazione delle nostre
esistenze, all’interno dei circuiti universitari per sfociare poi in
quel carcere di precariato che chiamano ‘mondo del lavoro’.

Molto
è stato fatto in questi mesi: abbiamo tenuto lezioni in piazza,
abbiamo occupato le nostre università, possiamo addirittura
affermare di esserci ripresi, in alcuni momenti, ciò che è
nostro: la nostra libertà di auto-formarci, e di averla messa in
pratica in momenti di condivisione, di critica e di conflitto.
Abbiamo costruito percorsi politici con chi l’università la vive e
vi lavora. Rivendichiamo la politicità delle nostre azioni, perchè
vi riconosciamo un enorme potenziale di cambiamento.
Rivendichiamo
la politicità della nostra mobilitazione, in opposizione alle
mancate prese di posizione ambigue e vuote di contenuto
dell’Università di Bologna e della sua classe dirigente su
provvedimenti che la riguardano in prima persona.
Abbiamo
denunciato, denunciamo, e continueremo a denunciare l’appartenenza
dell’ateneo e la connivenza del Rettore con l’Aquis, il vero Circolo
dei Baroni, accaniti a raccogliere le briciole che cadono dal
banchetto del finanziamento pubblico. Ci opponiamo e resisteremo al
tentativo di
imbrigliare la libertà dei saperi e della ricerca
nelle maglie di una “qualità” che appare come un certificato di
garanzia per il miglior compratore, e che non risponde alle necessità
e ai bisogni dell’Università, ma a quelli di Confindustria.

Mettiamo
in pratica percorsi di cambiamento che partano dalle nostre aule, ma
che mettano in discussione il sistema intero cui siamo costretti a
partecipare, che costruiscano dissenso dal basso, per un’università
libera, per liberare la cultura.

 

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11-12 dicembre: Smuovi l’OnDa!

Oggi, ore 18, aula 2, Strada Maggiore45

Assemblea di Facoltà,
verso la grande mobilitazione del 12!
Noi la crisi non la paghiamo! Ne parliamo con migranti e lavoratori/trici.

Venerdì 12 dicembre
Sciopero Generale e Generalizzato!

ore 8.00 -> da p.zza Verdi, inOnDiaMo l’UniVeRSiTa’, blocchiamola!!

 ore 9.30 -> concentramento in p.zza Verdi

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