Oggi oltre* diecimila* (per tenerci su numeri reali) studenti e
studentesse delle scuole in rivolta di roma sono scese in piazza.
Studenti e studentesse da tutte le scuole della città, che si sono dati
appuntamento a Piazza Barberini per dare vita ad un corteo che fosse di
*tutti gli studenti* e che *rifiutasse ogni strumentalizzazione e infiltrazione*, a partire da quelle neofasciste.
Si è mosso un corteo compatto e determinato, *che ha risposto con i fatti a chi pensava che dopo l’approvazione del decreto gelmini la protesta sarebbe arretrata, a chi pensava che le denuncie e le minacce ci avrebbero intimidito, a chi credeva che qualche dirigente scolastico autoritario o paranoico ci ostacolasse, a chi sperava che madare i fascisti in piazza a provocare ci mettesse paura.*
Decine gli istituti in piazza, di tutte le tipologie e da tutte le zone
della città. Solo per citarne alcuni, *Pasterur Torricelli Cartesio Fermi Seneca Talete Mamiani Caravillani Manara Kennedy Virgilio Colonna Platone Keplero Socrate Cavour Albertelli Newton Galilei Plinio Tasso Righi Visconti Giulio Cesare Giordano Bruno Nomentano Gullace De Chirico Russel Malpighi Tor Carbone Democrito Enriquez Anco Marzio Labriola* e molte altre.
Il corteo si è unito alla manifestazione partita dalla Sapienza, ed a
piazza Venezia con quello degli studenti di Roma Tre, segnando un concreto momento di collegamento delle mobilitazioni* – e forse anche per questo qualcuno ha deciso di usare il manganello, nella speranza inutile di poter separare o impaurire gli studenti in lotta.
Un corteo che arriva dopo un mese di mobilitazione permanente, cominciata il 3 ottobre con una giornata di mobilitazione nella quale sono scesi in piazza con diversi cortei e blocchi migliaia di studenti e proseguita ogni giorno con cortei, occupazioni, blocchi, assemblee, lezioni all’aperto, autogestioni e tanto altro ancora (quasi impossibile sarebbe farne l’elenco).
Dopo un mese di mobilitazione, la giornata di oggi ha dimostrato che non vi è nessuna intenzione di tornare indietro, ma anzi di andare avanti e *continuare a prendere quello che ci spetta*, a partire dai nostri spazi nelle scuole e nella città.
Ha anche dimostrato che esiste *un percorso reale fatto di assemblee nelle quali decine e decine di scuole si coordinano*, dal basso, rifiutando chi tenta di usare gli studenti per i propri scopi o di infiltrarsi all’interno delle mobilitazioni, confrontandosi e decidendo assieme.
La giornata del 7 Novembre era stata infatta proposta a tutti gli studenti in una assemblea cittadina al Liceo Tasso Occupato, alla quale hanno partecipato oltre trecento studenti di trenta istituti, ed in seguito all’appello alla mobilitazione della Sapienza è divenuta una giornata nazionale di lotta comune delle scuole e delle facoltà in rivolta.
*Domani alle ore 17.00 al Galilei occupato (via conte verde – metro A manzoni)* si terrà una nuova assemblea cittadina delle scuole in rivolta, per determinare assieme come proseguire una lotta che, a dispetto di quanto si augurerebbero in molti, non è che all’inizio.
scuole in rivolta di roma
*scuoleinrivolta@gmail.com
*scuole-in-rivolta.noblogs.org