Le Universitarie (da Roma)

La Gelmini ci vuole tutte a casa …. la legge 133 sempre più precarie!

La finanziaria 2008 prevede tagli ingenti all’istruzione pubblica,

scuola e università, con l’obiettivo di trasformare i servizi pubblici

d’istruzione in fondazioni private e alimentare la compartecipazione

dei privati nella sanità in maniera consistente, eliminando i fondi

per consultori e centri anti violenza ( servizi fondamentali per la

salute delle donne).

I tagli alla spesa sociale sono un duro attacco alla libertà e

all’autonomia delle donne che saranno così costrette a svolgere il

ruolo di  ammortizzatore sociale sostenendo tutti quei servizi di cura

di cui il pubblico non si fa più carico.

La riforma Gelmini (ex dl 137), in nome della maestra unica, taglia in

primo luogo posti di lavoro di donne-insegnanti e blocca qualsiasi

futuro a chi oggi studia scienze della formazione. Inoltre la

riduzione del tempo scuola da 40 a 24 ore settimanali (cancellazione

del tempo pieno) ricaccerà la donna nell’unico e solo ruolo che le è

stato concesso nella storia: quello di madre a casa a farsi carico dei

propri figli, costretta addirittura a rinunciare al proprio lavoro.

La legge 133 taglia i fondi alla ricerca  incidendo sulla formazione e

sulla possibilità di specializzazione sempre più necessario

soprattutto per quelle donne che guardano al mondo della scienza. La

riduzione del turn over al 20% chiuderà sempre di più le porte alle

ricercatrici che, già oggi a parità di curriculum non vengono

stabilizzate a vantaggio degli uomini. Le donne continueranno a

lavorare gratuitamente, senza alcun riconoscimento!

Vogliono renderci sempre più precarie e meno garantite, ci vogliono

mogli e madri economicamente dipendenti dagli uomini.

Vogliono farci pagare il prezzo più alto .. ma NON SAREMO NOI A PAGARE

LA LORO CRISI!

A tutte le studentesse e a tutte quelle che vogliono unirsi a noi!

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